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Tuesday 9 April 2013

Die Hundert Tage

I Cento Giorni si sono conclusi ieri. Quante cose possono accadere in un periodo cosi' breve?
Potreste chiederlo a Napoleone, o alla Wehrmacht, o a Nicola II. I miei personalissimi hundert Tage non saranno stati cosi' movimentati, ma sicuramente sono stati un cambio radicale nella mia vita, e anche se non e' detto che il mutamento di scenario sia duraturo (namely, quanto tempo rimarro' in Australia e dove andro' se dovessi tornare in Europa), i suoi effetti sulla mia visione del mondo e sulle mie esperienze di vita sono certamente permanenti.

Somewhere along the way, things have changed.

Con otto prove (fra esami e assignment) da sostenere nelle prossime quattro settimane, non ho il tempo materiale per usare questo blog come vorrei, cioe' come un luogo di analisi di temi sociali e culturali a me cari, e finora sta attenendo piu' alla funzione di diario personale. Passate queste quattro settimane infernali, le cose cambieranno.

Intanto, oggi credo proprio che passero' dal panificio thailandese per comprare una fetta di Sacher Torte (grazie, multiculturalismo <3) per celebrare quest'occasione. Quando sono partito, era tutt'altro che scontato che sarei riuscito a sopravvivere per cento giorni, con tutte le disavventure e gli imprevisti che sono inevitabili quando si cambia continente. Posso dire di essere molto soddisfatto dei risultati ottenuti fino ad oggi, e spero che quello che faccio nel mio piccolo sia d'esempio e motivazione a chi spera di poter cambiare il proprio futuro. Non e' affatto detto che io riesca a realizzare i miei obiettivi e i miei sogni qui; proprio come non era detto che sarei riuscito a fare tutto, cento giorni fa. Ma non siamo intrappolati; possiamo tentare di uscire dagli schemi e dalle prigioni che ci soffocano, e certe volte, ci si riesce anche. Quel che e' sicuro e' che, perlomeno, bisogna tentare, non demordere mai e non cedere un solo centimetro; ottimizzare ogni risorsa e ogni opportunita'.


History is written by those who realise 

there is never a right way...

ONLY A BETTER WAY.